lunedì 21 aprile 2014

da "quasi tutti" / marco giovenale






l'omino del sonno 




li mise sotto il letto, come per nasconderli ad occhi indiscreti,
l'acqua calda non usciva mai, si vedeva nuda sul lastricato
invernizzina, la terza ombra aveva gli stivali rossi

non usciva neppure una goccia di sangue e il cuore che batteva 
le parole, vedeva le case di marzapane amaro, e aveva mangiato
funghi, a gambe levate, in macchina

sassolungo, viso di piombo, geppetto vota dp, sono vecchio e
stanco, portate la sabbia





eseguito su saturno




dentro hai molto ed i soldi sono essenzialmente il freddo.

stare fuori dai ratti. penso al bisogno delle cose, che tutti
vogliono.

un dispositivo di piegatura, ma ancora quasi completamente
sbattuto negli zeri.

pensi che abbiamo provato a lavorare.

ad avere una pressa, la canzone per mantenere la classe,

la classe lavoratrice.


se è un indice, costruisce.





marco giovenale, quasi tutti - prose in prosa / nuove e non nuove
2008 - 2010. edizioni polìmata, roma 2010

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